#week45 – La formazione continua

    Come poteva mancare un altro corso all'appello?!? E infatti, eccolo qui!

    So che vi può sembrare l’ennesimo tassello lanciato a caso, ma vi garantisco che entro la fine dell’anno sarà tutto più chiaro e definito ed insieme riusciremo a ricollocare tutti i pezzi al loro posto. Come ben sapete (e se no lo sapete, sapevatelo), a settembre, incosciente del carico di studi previsto, ho iniziato il corso per Esperto Valutatore delle Competenze e adesso, a distanza di pochi mesi ed ancora più incosciente, ecco che mi imbarco in una nuova avventura.

    Si tratta di un corso di perfezionamento in Tutor dell'Apprendimento che si svolge presso la facoltà di psicologia dell'Università di Padova.

    In effetti questi due corsi sono un regalo che mi sono potuta fare solo grazie a quel pezzo di carta che per tantissimi anni non ho voluto prendere. Sì, parlo proprio della laurea triennale, senza la quale non avrei mai potuto accedere al corso in questione.

    Andare a Padova dalla mattina alla sera non è proprio l’esperienza più rilassante del mondo, soprattutto se passi il viaggio in treno a correggere compiti d’inglese, ma per fortuna c’era Claudia con me a darmi una mano. Esatto, avete capito benissimo, ho approfittato selvaggiamente di una mia amica per aiutarmi a correggere i compiti, sono una pessima persona!

    Tornando a noi, il corso finirà a metà luglio con un bell’esame finale fatto in un clima che credo sarà a dir poco torrido (se il tasso di umidità estivo è uguale a quello invernale siamo messi male!); sono prevista 3 giornate in presenza e 14 moduli online. Quando ho letto la presentazione ho pensato: ‘la svolta i moduli online!’, ma non ho pensato che si trattava di un corso organizzato dalla facoltà di psicologia ed inerente l’apprendimento; se avessi fatto 2 più 2 mi sarei sicuramente resa conto che avrebbero trovato il modo per obbligarmi a studiare, ma lì per lì non ci ho pensato e mi sono iscritta.

    Beh, vi confermo che non sono nati ieri!

    I moduli online vengono sbloccati ogni due settimane, al termine delle quali si deve obbligatoriamente consegnare un elaborato, pena la non ammissione all’esame. Ecco fatto, non ho scuse e devo trovare il tempo, a costo di studiare la notte. Ora che ci penso, ecco perché sono giorni che non dormo, il mio cervello sa che abbiamo svariate cose da fare, dev’essere per questo motivo che l’insonnia mi perseguita!

    Vorrei essere più sagace e spiritosa, ma la verità è che sono terrorizzata.

    Ho paura di non avere tempo a sufficienza da dedicare a questa importante esperienza formativa, ma al tempo stesso sono estremamente contenta perché so che imparerò moltissime cose nuove. La lezione introduttiva di ieri è stata illuminante ed ho finalmente capito il motivo esatto per cui si dice che parlare correntemente due lingue (e quindi inibire costantemente l’informazione non rilevante – scusate ma questa cosa tecnica la dovevo dire per forza che mi dà troppo sugo!) protegge il cervello dall’invecchiamento e ritarda l’insorgenza della demenza.

    A quanto pare dobbiamo ringraziare una suora per questa scoperta!

    Avete mai sentito parlare del Nun Study? Si tratta di uno studio fatto sui cervelli di un gruppo di suore che hanno deciso di donare il loro corpo alla scienza una volta passate a miglior vita. Grazie a loro è stato scoperto che mantenersi attivi andando al cinema, a teatro, giocando a Sudoku, facendo le parole crociate, imparando nuove lingue e, più in generale, sforzandosi di fare qualcosa che proprio facile facile non è, ritarda l’insorgenza dei primi sintomi di demenza.

    Non che io pensi alla demenza senile in questo preciso momento della mia vita, ma sapere che “fare fatica” potrà tornarmi utile in un futuro, è decisamente un pensiero confortante. Chi mi conosce sa che sono una dormigliona quindi considerate il mio umore dopo essermi svegliata alle 5 del mattino…ero devastata! Il mio cervello malefico (che come tutti i cervelli è votato al risparmio energetico) non faceva altro che dirmi ‘ma chi te lo fa fare, ma non potevi dormire stamani?!?’ Eh no, caro il mio cervello. Siamo qui perché quando tu deciderai di mostrare i primi segni di demenza io avrò il mio bel bagaglio per contrastarti…tiè!

    E per arricchire ancor più il bagaglio-anti-demenza, una volta finito il corso io e Claudia siamo andate a farci un giro per Padova e ci siamo imbattute in una mostra temporanea dedicata alla guerra in cui abbiamo potuto ammirare il cartonato di Guernica e l’originale dell’armistizio firmato a Padova fra Francia ed Italia durante la Prima Guerra Mondiale.

    Direi che il bottino della settimana me lo sono ampiamente portato a casa. Sono felice di questa nuova avventura e curiosa di sapere dove mi porterà.