Parola d’ordine: bibliovarietà

    Sempre più spesso, parlo con genitori ed insegnanti disperati che mi chiedono consiglio per avvicinare bambine e bambini alla lettura.

    Ora, partendo dal presupposto che non esistono ricette facili e che funzionano con tutti, c’è però un ‘ingrediente’ magico che di solito mi salva in tutte le situazioni: la bibliovarietà.

    Vediamo insieme cosa significa questo neologismo che il computer continua a segnarmi come parola errata, ma di errato non c’è proprio niente! Di fatto, non tutti si innamorano della lettura al primo libro; a volte occorrono addirittura decenni per capire che non esistono solo libri di narrativa e che magari libri di giornalismo e di attualità possono interessarci più de Il Gattopardo che ci hanno rifilato a scuola.

    [Piccola precisazione su quanto appena detto; l’esempio si riferisce a mio marito che ha impiegato 30 anni per trovare il suo libro scintilla, l’intervista all’amante del Dandy, capo della banda della Magliana. Io rimango una lettrice onnivora, grande estimatrice de Il Gattopardo e ancora non mi capacito di come lui possa non amare la narrativa, ma tant’è!]

    Ma torniamo alla bibliovarietà!

    Se proponiamo alle bambine e ai bambini una scelta limitata di libri sarà difficilissimo che loro si appassionino alla lettura. Sarebbe importante dar loro la possibilità di scegliere fra albi illustrati, fumetti, narrativa e divulgazione.

    Lo so che è difficile perché noi adulti abbiamo una serie di idee preconcette su cosa sia un ‘vero’ libro, ma impariamo a metterci da parte se vogliamo veramente fare la differenza. I nostri stereotipi sulla lettura li trasmettiamo anche ai più piccoli, anche quando ci sembra di essere super partes non lo siamo perché uno sguardo, un gesto appena abbozzato o una mezza parola masticata, a volte dicono più di un discorso articolato.

    Quindi occhio al vostro non verbale

    E poi non basta proporre formati e tipologie diverse, diamo un’occhiata anche alla storia che raccontano ed assicuriamoci che sia una storia che può interessare il futuro lettore e non una storia che debba insegnare qualcosa (fanno eccezione i divulgativi che ovviamente hanno lo scopo di informarci su un determinato argomento).

    Mi raccomando, quest'ultimo punto è difficile, ma so che potete farcela!

    I libri che ci fanno la morale non li vogliamo leggere neanche noi adulti, perché li propiniamo alle nostre povere creature?

    Vi vedo che state già scuotendo la testa perché i libri costano, ma anche a questo c’è una soluzione: la biblioteca! Sfruttate questo incredibile patrimonio e vi garantisco che cambierà la vostra vita di lettori.

    In ultimo, ma non per ultimo, ricordatevi che le bambine ed i bambini (e anche gli adolescenti), potrebbero avere delle difficoltà di letto-scrittura e per questo potrebbero beneficiare della lettura ad alta voce fatta da un adulto significativo.

    Vi garantisco che leggendo ad alta voce farete un regalo immenso anche a voi stessi!

    Scusate, mi sono dilungata un sacco, ma faccio riepilogo veloce di una delle tante buone pratiche che potete mettere in campo per avvicinare grandi e piccini al piacere della lettura:

    • scegliete libri diversi per formato, tipologia e storia raccontata
    • andate in biblioteca
    • le librerie indipendenti danno un sacco di consigli utili
    • seguitemi su Instagram (o scrivetemi) per consigli rapidi su libri da leggere e bibliografie ad hoc

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