Quali libri inserire nella biblioteca di classe – scuola primaria

    Qualche giorno fa ho ricevuto una mail che mi ha fatto pensare un sacco e che, soprattutto, mi ha dato l’ispirazione per scrivere questo articolo rivolto a genitori ed insegnanti della scuola primaria.

    La richiesta della mail era piuttosto precisa: “quali libri possiamo regalare alla classe di mia figlia che a settembre inizierà la quarta elementare?”.

    A domanda breve ho risposto con una e-mail chilometrica di cui vi riassumo sotto i punti principali che fanno tutti riferimento ad un solo ed unico grande principio: la bibliovarietà.

    L’idea di base è semplice; mettendo a disposizione delle classi libri diversi fra loro, avremo maggiori possibilità che ogni bambina e bambino trovi il libro scintilla, quello che catturerà la loro curiosità e li farà innamorare della lettura.

    Quindi ecco cosa non deve mai mancare nelle vostre biblioteche di classe (ma vale anche per le mensole in camera dei vostri figli eh!).

    Qualche classico

    Trattandosi delle biblioteca di classe, ci sono autori che non devono assolutamente mancare: Roald Dahl, Astrid Lindgren, Ulf Stark, Gianni Rodari, Bianca Pitzorno e David Almond.

    Un’unica raccomandazione, nel caso di Dahl cercate di scegliere titoli che non abbiano avuto un adattamento cinematografico altrimenti il paragone con il film sarà inevitabile e toglierà anche sorpresa e magia alla lettura.

    Qualche novità

    Il mio consiglio è questo: andate in una libreria specializzata per bambini e ragazzi e fatevi consigliare almeno un paio di nuove uscite, magari di autori e generi diversi da quelli già presenti nei vostri scaffali.
    Se non avete librai di fiducia, potete sempre ricorrere ai finalisti di alcuni premi come ad esempio l’Andersen o lo Strega Ragazzi.

    Qualche albo illustrato

    Qui potrei veramente perdermi in consigli e spiegazioni quindi mi limiterò a dirvi che gli albi sono fondamentali perché la presenza delle immagini aiuta a comprendere il significato ed aiuta i lettori meno esperti nella creazione delle immagini mentali. Sono uno strumento preziosissimo anche in caso di NAI (neo arrivati in Italia) e sono vere e proprie opere d’arte quindi non abbiate paura, metteteli nelle vostre biblioteche di classe perché non sono “libri da bambini dell’asilo” (come mi dicono a volte alcuni bambini particolarmente desiderosi di dimostrare la loro maturità).

    Libri di lunghezze diverse

    Avere libri di lunghezze diverse significa dare ad ognuno la possibilità di misurarsi con le proprie competenze ed anche, talvolta, con le proprie convinzioni.

    Font ad alta leggibilità

    Il mondo dell’editoria per bambini e ragazzi è sempre più attento a questo aspetto e se mostrate ai bambini delle pagine stampate secondo questi criteri, magari accanto a pagine “regolari”, vedrete che sarà subito chiaro anche a loro quanto una soluzione sia molto più riposante dell’altra.

    Questo non significa che il font ad alta leggibilità sia l’unico criterio da adottare nella scelta dei libri, ma è comunque uno dei tanti aspetti da tenere in considerazione quando si propongono i libri e quindi, perché non rendere partecipi i giovani lettori di questa ulteriore opportunità?

    Se volete andare sul sicuro, vi consiglio case editrici come Biancoenero, Sinnos e Beisler; quest’ultima offre anche la possibilità di ascoltare i libri, un’opzione molto importante nel caso di disturbi specifici dell’apprendimento legati alla lettoscrittura.

    Graphic novel

    Scritto da una che è cresciuta divorando Topolino, non potete capire quanto io sia felice nell’assistere a questo proliferare di fumetti e graphic novel quindi, vi prego, inseriteli nelle biblioteche di classe!
    Un titolo su tutti? Mule Boy e il troll dal cuore strappato!

    Se volete andare sul sicuro poi, potete attingere dalla collana di Tunué, Tipitondi, oppure dalla serie BaBao livello 1 e 2 di Bao Publishing.

    Generi diversi

    Capisco che questa indicazione possa sembrare scontata, ma ho deciso di inserirla perché adesso troviamo anche vere e proprie biografie scritte per bambini, per non parlare poi di tutto il filone divulgativo.

    Quindi, quando vi dico generi diversi, vi chiedo di fare lo sforzo di inserire nella biblioteca di classe anche titoli che non leggereste neanche sotto tortura perché magari saranno proprio quelli a colpire il bambino timido che non parla mai o la bambina che dice di odiare la lettura.

    Case editrici diverse

    Altra indicazione scontata lo so, ma è comunque un altro dei criteri di scelta che possiamo poi anche condividere con la classe. Ci sono case editrici più generaliste, mentre altre tendono a specializzarsi.

    In un secondo momento potreste anche divertirvi a rintracciare le somiglianze o le differenze proprio grazie all’osservazione attenta dei bambini e delle bambine.

    Controindicazioni

    Un’ultima cosa prima di salutarci…seguire i miei consigli comporta un rischio quindi è giusto che vi metta al corrente di quello che vi aspetta. Bambini che imparano a conoscere l’oggetto libro e tutte le storie e le potenzialità che porta con sé, saranno dei potenziali rompiscatole con standard molto elevati, inclini a critiche talmente pungenti da far rabbrividire anche le stroncature di Michela Murgia. Ve la sentite? Secondo me vale la pena!

    Bene, se avete domande, dubbi o perplessità non esitate a contattarmi (via mail o sui social)!