#day220 – Prodotti a km zero, per non perdere le buone abitudini

    Sono a Montalto Beach da pochi giorni e mi sto rendendo conto che qui è molto più semplice avere abitudini salutari.

    Tanto per cominciare, tutto è raggiungibile in bicicletta quindi la macchina la si prende soltanto quando, come stasera, c’è da fare il rifornimento di acqua; in tutti gli altri casi si pedala, ed anche di gusto!

    Ci sono i campi da tennis, la pista ciclabile, gli attrezzi per fare ginnastica in pineta (o quel che ne resta) ed il mare, che offre migliaia di opportunità per tenersi in forma e per rimettersi in pace con il mondo.

    Come se non bastasse, in questa zona ci sono campi ovunque, si producono formaggi e, a quanto pare, anche miele.

    Nello scattare questa foto mi sono resa conto che, qui a Montalto, i prodotti a km zero ci sono sempre stati, solo che non andavano di moda.

    I miei nonni hanno comprato la casa qui ancor prima che io nascessi e, nei miei ricordi più remoti, le bancarelle della frutta ci sono sempre state ed una bella fetta di cocomero prima di andare a letto non me la poteva negare nessuno.

    In realtà mangiavo anche un sacco di gelati, ma crescendo ho imparato a regolarmi, almeno in quello.

    Trovo molto rassicurante acquistare frutta e verdura alle bancarelle; so che si tratta di prodotti a km zero e so che non c’è molta scelta perché i prodotti in vendita sono quelli di stagione. In questo momento ci sono pomodori, pesche, susine e fichi, ma soprattutto pomodori e pesche, in abbondanza.

    Come sapete, io non sono una gran mangiona di frutta e verdura e solitamente opto sempre per le banane, ma quest’estate mi sto proprio godendo le pesche e, se la natura ne produce così tante, vuol dire che, evidentemente, in questo periodo dell’anno fanno proprio bene.

    Ma insomma, cosa c’entrano miele e yogurt con le bancarelle della frutta? Semplice, accanto alla frutta c’è anche una bancarella dove si vendono formaggi, altri prodotti derivati dal latte, pane e yogurt. Oggi quello di mucca non c’era, così ho pensato di provare quello di pecora. Il sapore è decisamente più forte, un mix fra pecorino e ricotta, buono, ma quello di mucca è più buono.

    Continuerò ad aggirarmi intorno al negozio come uno squalo finché non avrò assaggiato lo yogurt artigianale di mucca, questo è un dato di fatto.