#day194 – Comfort food

    Prima che vi concentriate su tutte le schifezze che ci sono sul tavolo, vorrei portare la vostra attenzione su quelle meravigliose fette di melone che, ovviamente, ho mangiato.

    Poi, altrettanto ovviamente, mi sono coccolata con il ciaccino a doppia lievitazione del forno Sclavi ed un laido cheescake preconfezionato con tante fragole ghiacciate che mi hanno congelato il cervello e adesso, per concludere in bellezza, mi godo la serata #onechicago.

    Avrei voluto che il post di stasera riguardasse la mia vacanza, ma temo che dovrò aspettare ancora un po'.

    Stasera sono un po’ nostalgica perchè questa meravigliosa settimana di campi solari sta volgendo al termine ed io vorrei poter arrestare il tempo. Oggi era talmente caldo che persino io, la persona più freddolosa sulla faccia della terra, sono riuscita a tuffarmi e non si è certo trattato di un bagno ordinario.

    Nel giro di 2 minuti avevo 5 dei miei ragazzi attaccati addosso come koala.

    Le mie uniche preoccupazioni erano che il costume a fascia non si spostasse e che nessuno mi strappasse il piercing dall’ombelico. Direi che sono stata fortunata, molto fortunata. Sono stata fortunata anche per aver avuto questa opportunità lavorativa. Oggi guardavo la bimba più piccola del gruppo iniziare a ‘nuotare’ e non ho potuto fare a meno di pensare che la scorsa settimana non si era mai neppure bagnata i capelli; evidentemente bastano pochi giorni per fare passi da gigante.

    Probabilmente non è necessario, ma ci tengo a precisare che, dopo una giornata così, il comfort food mi serve solo per affrontare l’idea che i campi solari stiano volgendo al termine.

    Cosa ho imparato da questa giornata?

    1. i bambini crescono e cambiano a velocità supersonica
    2. non mi libererò mai della mia sensibilità, tanto vale tenermela stretta