#day83 – Lettering: step one

    "Ogni tanto passa un treno, tu ci sali e poi quando ti viene a noia scendi!"

    Story of my life…

    Stasera ho deciso di iniziare il post citando liberamente le sagge parole del mio amico Francesco. Avrò avuto sì e no 20 anni quando lui, con questa semplice frase, è riuscito a definire l’essenza della mia vita. Ci ho pensato molto se scriverlo o meno perché temevo che le sue intenzioni venissero fraintese; nelle sue parole non c’era cattiveria nè giudizio, ma semplicemente una lucida analisi di quello che era stata la mia vita fino a quel momento, il tutto detto ridendo, come a dire: “Sei matta come un cavallo, ma ti voglio bene lo stesso!”.

    Stamani, mentre spulciavo millemila siti per capire quante informazioni sul lettering avrei potuto trovare gratuitamente, mi sono tornate in mente le sue parole. Voglio iniziare a sperimentarmi con lo spignatto ed eccomi che già penso ad un’ulteriore cosa da fare. Sono piuttosto convinta che tutto questo sia in qualche modo disfunzionale, ma per il momento voglio esplorare l’estensione della mia follia.

    Vi allego un’immagine giusto per farvi capire a che livello sono. Trattasi di una ‘lista di cose da fare su internet‘. Purtroppo, come ho già lamentato in svariati post, tendo a perdermi nella vastità del World Wide Web e sto cercando di applicare alcune strategie per aiutarmi. La cosa grave è che stamani, dopo due ore che navigavo, ero ancora al punto uno e lì sono rimasta perché poi c’era da preparare il pranzo, farsi la doccia ed andare a lavoro.

    Ora, l’altra domanda lecita che forse vi state ponendo è: ma perché mai un post sul lettering va nei traguardi? Bene, come specificato nella descrizione di questa sezione, qui includerò anche gli step che mi porteranno alla meta finale. Il lettering fa parte di uno dei miei tanti sogni che vorrei trasformare in progetti ed inoltre è uno step fondamentale per realizzare il mio desiderio per il Natale 2017: solo regali interamente autoprodotti!

    Mi rendo conto che ogni giorno 'me ne invento una'.

    Quando vivevo in Inghilterra mi capitava molto spesso di parlare con gli altri delle mie idee e la risposta era sempre la stessa: “Do it!“. Lo so che può sembrare il motto di una nota marca di abbigliamento sportivo, ma è veramente l’unica risposta che ricevevo. Il concetto è sempre lo stesso: provaci, se hai un’idea mettila in pratica, nella peggiore delle ipotesi non funzionerà, ma così non vivrai mai nel dubbio. Spesso la frase “do it” era accompagnata da “What have you got to lose?” (cosa hai da perdere?), altra sacrosanta domanda, altra sacrosanta verità e forse anche la chiave di lettura per interpretare tutto quello che non ho fatto. Prima di #abbrutitanomore vivevo nel terrore di ‘perdere la faccia’, di essere giudicata per le mie azioni, ed ancor più per i miei fallimenti, ma adesso il dado è tratto, le carte sono scoperte e di certo non sarà qualche lettera scarabocchiata e sbaffata a rovinarmi la vita. Scusate se ho usato ‘il dado è tratto’, ma è una frase che mi fa venire in mente uno dei miei film preferiti: “Io ballo da sola”.

    L'unico inconveniente del lettering è il costo dei pennarelli dual brush...spero di trovarne alcuni nell'uovo di Pasqua!

    In questi giorni mi rendo conto di quanto io stia ‘rimuginando’ anche sulle più insignificanti azioni quotidiane e forse dovrei darmi una mossa con la mia sfida di lettura ’52 libri di crescita personale’. Non che io mi aspetti di trovare chissà quale verità all’interno delle pagine di quei libri, ma solo perché, forse, è un momento in cui sono particolarmente recettiva. Pare che domani piova tutto il pomeriggio…forse riuscirò a terminare Resisto dunque sono.

    Cosa ho imparato da questa giornata?

    1. è arrivato il momento di ‘produrre’ un po’ di gadgets firmati #abbrutitanomre
    2. devo perfezionarmi nella gestione del tempo quando sono su internet
    3. quando faccio i turni lunghi devo portarmi la merenda (e due…allora sò dura eh!)
    4. questo blog ha molti più lettori di quanto io pensassi, sono molto felice e mi sento profondamente onorata