#week10 – Weekend lungo in Inghilterra

    Ed ecco che finalmente ho goduto del mio regalo di Natale.

    Lo so, a voler essere pignoli questa la terza settimana di nullafacenza, me ne rendo perfettamente conto. Tuttavia, devo ammettere che questi 4 giorni in Inghilterra sono stati, non solo un’ottima idea, ma anche la scusa perfetta per non lavorare alla mia tesi in counseling.

    Sto deflettendo? La risposta è sì, assolutamente sì, ma non temete che tornerò sulla retta via!

    Bene, veniamo a noi, perché è vero che non ho lavorato alla mia tesi, ma è anche vero che ho un bel po’ di cose da raccontarvi. Giovedì 8 Marzo, giorno della partenza, abbiamo festeggiato l’evento con un meraviglioso sciopero dei mezzi…yuppidu! Ciò nonostante siamo comunque arrivati a Londra, certo con un po’ di ritardo sulla tabella di marcia ma poteva andare molto peggio.

    Sulla sistemazione per la notte meglio soprassedere.

    Non che ci siano stati problemi eh, solo diciamo che non è stato facile trovare l’albergo e poi, una volta nella stanza, non abbiamo avuto bisogno delle ciabatte perché non appena messo un piede fuori dal letto si entrava già in bagno. Meglio soprassedere, appunto.

    Venerdì, primo ed unico giorno pieno che trascorrevamo a Londra, sono riuscita ad incastrare molto più di quanto sperassi.

    Prima tappa del giorno: stazione King’s Cross per scattare la foto di rito al binario 9 e 3/4 ed anche per fare un po’ di shopping al negozio dedicato. Poi di nuovo in metropolitana in direzione Shoreditch, per visitare “Like a Woman”, una libreria che è stata aperta solo una settimana in onore della settimana internazionale della donna.

    Ovviamente i libri in vendita erano solo quelli scritti da donne. Ed altrettanto ovviamente, ho acquistato un libro.

    Dopo questa breve parentesi letteraria, durante la quale sono anche stata intervistata, siamo ripartiti alla volta della Torre di Londra perché questa volta esigevo vedere il luogo in cui è stata imprigionata ed uccisa Anna Bolena…giusto per assecondare il mio lato più oscuro ed anche quello fissato con la storia.

    Non contenti del tour de force, tutto svoltosi sotto la simpatica pioggia londinese, siamo andati a Piccadilly Circus per un breve giro shopping e poi via di nuovo in albergo per il meritato riposo.

    Eh sì, perché la mattina dopo la sveglia era all'alba.

    Avevamo prenotato la visita agli Harry Potter Studios e non mi sarei mai perdonata di arrivare in ritardo anche perché, proprio per evitare di restare fuori dai cancelli, avevo prenotato anche il trasferimento in autobus. Gli studios distano circa 80 minuti dal centro di Londra ed arrivarci con i mezzi pubblici significa fare almeno 3 cambi, un po’ troppi per i miei gusti, soprattutto se l’ingresso deve avvenire nell’arco dei 30 minuti scritti sul tuo biglietto, altrimenti addio Studios.

    Non so se capite la mia ansia.

    In ogni caso, biglietti e caffè americano alla mano, siamo saliti in autobus e siamo partiti alla volta degli Studios. Credo sia superfluo descrivervi la mia felicità, ero talmente emozionata quando sono entrata nella Great Hall che mi sono venute le lacrime agli occhi. Nei miei sogni di gloria agli studios avrei comprato almeno una decina di libri ed in effetti li avevo già tolti dagli scaffali, quando improvvisamente il mio compagno mi ha riportato sul pianeta terra ricordandomi che la valigia non poteva pesare più di 22 chili.

    Col senno di poi vi dico che avrei imbarcato un altro bagaglio vuoto perché, è vero che i libri li posso sempre comprare su Amazon o su altri siti, ma non è la stessa cosa.

    Se tornassi indietro porterei una valigia vuota e comprerei tutti i libri in vendita.

    Bene, chiusa la parentesi della tristezza, torniamo all’itinerario. Dopo gli Harry Potter Studios abbiamo preso un treno in direzione Birmingham per andare, finalmente, al Crufts. Si tratta di una manifestazione cinofila molto importante, molto conosciuta e molto dibattuta.

    Volevo andarci da anni, soprattutto perché desideravo vedere dal vivo l'esibizione di dog dance di Mary Ray.

    Ho esaudito il mio desiderio ed aggiungerei, per fortuna, perché Mary Ray ha deciso di andare in pensione quindi, se non l’avessi vista quest’anno non avrei mai più potuto realizzare questo piccolo sogno.

    Fatta esclusione per Mary Ray e per la quantità infinita di prodotti in vendita, ammetto che vedere così tanti cani ammassati in un luogo chiuso e rumoroso non è stato affatto piacevole, ma dovevo aspettarmelo perché per molti (umani) si tratta di un lavoro.

    Ed eccoci giunti al termine di questa piccola parentesi britannica.

    Prima di partire ero emozionata ed al contempo preoccupata perché l’ultima volta che avevo visitato Londra ci vivevo in Inghilterra. In un certo senso avevo paura di essere assalita da un’insopportabile tristezza ed invece mi sono ritrovata a spuntare mentalmente la lista delle cose che desideravo mangiare: scones con clotted cream, carrot cake, Full English Breakfast e hummous con lime e coriandolo.

    Che dire…until next time.

    Consigli per i viaggiatori:

    • L’audioguida della Torre di Londra è ben fatta, vale la pena acquistarla.
    • Per gli Harry Potter Studios noi ci siamo appoggiati alla Goldentours; ci siamo trovati benissimo anche se, almeno nel mio caso, il tempo a disposizione per la visita è troppo risicato.
    • Se andate agli Harry Potter studios vi consiglio di portarvi il pranzo (o comunque qualcosa da mangiare) perché la fila al ristorante è assolutamente infattibile, soprattutto se avete i tempi risicati.
    • Sempre agli Harry Potter Studios, se vedete una signora all’ingresso che dà dei passaporti ai bambini, chiedetegliene una copia anche per voi perché in ogni stanza potrete fare un timbro molto Harry Potteriano…io mi sono lasciata sfuggire l’opportunità perché mi vergognavo di chiedere qualcosa che era palesemente dedicato ai bambini, ma se tornassi indietro ne chiederei almeno due!
    • Le felpe in vendita agli Harry Potter Studios sono di qualità superiore a quelle vendute al Platform 9 and 3/4 anche se in quest’ultimo negozio ci sono prodotti esclusivi (magari date prima un’occhiata su internet!)
    • L’audioguida degli Harry Potter Studios è piuttosto superflua se conoscete bene l’inglese, altrimenti vi consiglio di prenderla!
    • Se volete andare al Crufts ritagliatevi almeno 2 giorni.