#day96 – Lettering, l’importanza di non mollare

    Oggi avrei potuto scrivere di tantissime cose perché è stata una giornata particolarmente intensa.

    Questa foto rappresenta un piccolissimo miglioramento e, per questo, penso che abbia un valore molto simbolico in relazione all’intera giornata. Le ‘o’ e le ‘l’ scarabocchiate sul foglio all’estrema destra risalgono al 1 Aprile, mentre le ‘h’ e le ‘i’ sono fresche di giornata.

    Quest’avventura del lettering fa parte di un progetto molto più grande di questo; è un modo per riprendere contatto con il mio lato artistico e per trovare il coraggio di rimettermi in gioco in questo ambito. Lo so, è già la terza foto che faccio a questi fogli e vi prometto che d’ora in avanti cercherò di essere meno monotona, tuttavia ci tengo a condividere con voi ogni croce e delizia di questo travagliato percorso.

    I primi giorni della settimana sono stati particolarmente difficili; ero di umore pessimo, mi pareva che nulla avesse senso. Sono quasi alla fine della abschallenge ed oscillo fra giorni in cui mi sembra di intravedere qualche differenza e giorni in cui mi sento un balenottero, lo stesso vale per il lettering.

    Il primo giorno che ho preso in mano il pennarello ho avuto crampi alle dita per tutta la sera.

    Mi ero stupidamente illusa che i miglioramenti sarebbero arrivati già dal secondo giorno ed invece ancora faccio fatica ad azzeccare l’impugnatura e a gestire la punta. Io che critico tanto la società del tutto-e-subito e poi ne sono un esempio lampante, che tristezza.

    Quando ho scritto i miei appunti di lettura sul libro di Trabucchi, Resisto dunque sono, temo di aver tralasciato un argomento importante trattato dall’autore, ovvero come lo sport aiuti a sviluppare la resilienza. Io non ho mai permesso allo sport di insegnarmi nulla perché al primo ostacolo mi sono sempre arresa; mi sono ritirata, ho cambiato sport.

    Adesso con i cani, e con le attività sportive cinofile, il problema si ripresenta. E si ripresenta anche con il lettering, con l’università ed in generale con tutto quello che prevede impegno costante senza promettere risultati immediati.

    Ma insomma, sto o non sto lottando contro l'abbrutimento?

    E allora, bando alle ciance e, come dice il mio fidanzato: “testa in cassetta e si va avanti”, come arieti aggiungo io!

    Ne vedremo delle belle, ve lo prometto!

    Cosa ho imparato da questa giornata?

    1. non mollo
    2. d’ora in poi mi presenterò, anche quando la paura mi paralizzerà
    3. avanti tutta, con coraggio