#day59 – L’insostenibile tristezza della minestra di verdure

    Oggi solo una tristissima vellutata di verdure per coccolarmi…che amarezza!
    Biagio ha richiesto a gran voce le alette di pollo che aveva comprato in quantità industriale ed io, ovviamente, le ho messe in forno e le ho cucinate con tanto amore, ma non le ho mangiate. Non mi sento molto bene, sono un filo stanca ed a dirla tutta volevo andare a letto senza cena. Alla fine, per compagnia ho mangiato questa squallida minestra, a bocca lente e con immenso sacrificio.
    Ho anche pensato che forse la dieta del minestrone funziona perché fa talmente schifo che uno opta per il digiuno. E niente, questi pensieri dimostrano che la mia strada verso la redenzione con conseguente conversione al salutismo è piena di insidie. Tuttavia, so che arriverò alla fine di questo 2017 capace di fare scelte più salubri; stasera, per esempio, non ho mangiato le alette di pollo marinate con non-so-cosa.

    Cosa ho imparato dalla giornata di oggi?

    1. so resistere alle tentazioni, tristemente, ma lo so fare
    2. il minestrone di verdure senza pasta non lo strozzo, molto meglio optare per le vellutate arancioni (di solito quelle mi piacciono)