#day42 – Habemus logo

    Habemus logo!

    Sono così emozionata che non riesco neppure a trovare le parole giuste, vi dico solo che continuo ad accendere il cellulare per guardare quella scritta con quel cuore che avevo tanto desiderato.

    Il merito è di Claudia che è riuscita a mettere insieme tutte le mie richieste: volevo un cuore, volevo una calligrafia inclinata a destra, volevo l’hashtag e volevo il color Tiffany; ho avuto tutto, sono una donna molto fortunata.

    Io e Claudia abbiamo passato tutto il pomeriggio davanti a ben due pc e piano piano tutto sta prendendo forma. Siamo due perfezioniste ed il rischio di perdersi nei dettagli è altissimo, ma siamo rimaste nei tempi che ci eravamo date e questo è praticamente un miracolo, soprattutto se si considera che abbiamo perso circa 1 ora a cercare la giusta sfumatura di verde usando tutte le cose a marchio Tiffany che avevamo sotto mano…due invasate! È un miracolo se non siamo diventate cieche!

    L’altro rischio immane quando io e Claudia siamo insieme è il cazzeggio ed oggi non ci siamo fatte mancare neanche quello, perché come potevo non farle sentire il singolo di Roshelle?!? Infatti, dovevo. La cosa fantastica è che dai nostri cazzeggi nascono sempre idee geniali e quindi ben vengano anche loro.

    Stasera sono felice, tanto felice.

    Prima di scrivere questo post mi sono struccata; è il diciottesimo giorno e mi sembra che ormai il gesto mi venga automatico. Per sicurezza continuerò a tracciare i progressi almeno fino al trentesimo giorno, giusto per non rischiare. La crema per i piedi, la cui confezione peraltro si abbina perfettamente alle lampade, l’ho messa sul comodino, così non mi dimentico dell’ultima coccola prima di mettermi sotto le coperte.

    Che cosa ho imparato dalla giornata di oggi?

    1. che se devo scrivere con qualcuno di fianco faccio una fatica bestiale (chissà perché mi comporto sempre come se la scrittura fosse il mio inconfessabile segreto?!?)
    2. che quando sto con Claudia finisco sempre per sbellicarmi dalle risate indipendentemente da cosa facciamo
    3. che quando lavoro ai miei progetti l’adrenalina è tanta e rischio di passare notti in bianco perché il cervello continua a lavorare anche quando io vorrei dormire