#day35 – Coccolarsi: oggi l’ho fatto nel modo giusto

    Oggi mi sono superata! Tutto ha avuto inizio quando mi sono resa conto che mi sarei dovuta lavare i capelli, ma non ne avevo alcuna voglia, soprattutto per le temperature siberiane del bagno. Badate bene, per me d’inverno è sempre troppo freddo per fare qualsiasi cosa che non sia starmene appollaiata davanti al caminetto sorseggiando bevante bollenti e caloriche, tipo cioccolata calda con panna montata!

    A Castel San Giorgio c’è un parrucchiere meravigliosamente disponibile a cui puoi rivolgerti senza prendere appuntamento quindi, perché non approfittare? L’idea era quella di fare una messa in piega, poi mia suocera mi invita a fare un tour guidato del centro estetico ed ecco che si apre la mia strada verso la perdizione. Scopro che è possibile fare tutta una serie di trattamenti per i piedi e mi torna in mente la promessa fatta ai miei piedi a fine 2016. Vi spiego meglio, nei mesi di Ottobre e Novembre ho avuto un problema al piede destro e mi sono resa conto di quanto i miei piedi siano assolutamente fondamentali e di quanto, troppo spesso li trascuri e li dia per scontati, proprio come si fa con gli affetti e le persone care. È per questo che il 31 Dicembre 2016 ho salutato l’anno con Elogio dei piedi di Erri De Luca e, più precisamente, con questo video

    Poiché ogni promessa è debito, io il mio ho deciso di iniziare a pagarlo. Pedicure e 45 minuti di massaggio con oli essenziali, a tratti mi pareva che la testa si staccasse dal resto del corpo, che sensazione bizzarra.

    Finito il massaggio caffè e torta di mele e, a seguire, shampoo, trattamento idratante per i capelli e messa in piega…che soddisfazione uscire dal parrucchiere con il mio adorato wavy lob (long bob). Ho i capelli mossi e lo stile wavy è in assoluto quello che preferisco ed anche quello che non riesco assolutamente a riprodurre da sola. Lo so, ci sono un sacco di tutorial sul web e di sicuro 15 anni fa sarei riuscita nell’impresa, ma adesso è come se il mio corpo si fosse dimenticato che sa fare alcune cose, come ad esempio danzare.

    È una sensazione orrenda quando il tuo cervello è convinto di saper compiere alcuni movimenti, perché li ricorda perfettamente, ma il tuo corpo non risponde come previsto, e non sto parlando solo di acconciarsi i capelli.

    Al mio rientro a casa decido di farmi aiutare da TaraMaria per la foto dell’acconciatura. Sono una frana con i selfie ed in più, ogni volta che guardo una mia foto, mi ricordo che devo andare quanto prima dal dentista perché la mia mandibola non è più dove dovrebbe essere. Per questo motivo “utilizzo” sempre i miei poveri cani, in modo senza dubbio improprio, lo faccio perché se ci sono loro in foto il risultato è comunque garantito. Nella foto di oggi la TM ha mostrato tutto il suo disappunto e la ringrazio per questo, ci vuole sempre un ritorno alla realtà! All’occorrenza anche il fidanzato è un ottimo selfatore, o selfista o selfie-pal, chissà come si dirà?!?

    Che cosa ho imparato dalla giornata di oggi?

    1. che il massaggio ai piedi è sicuramente un’esperienza da ripetere
    2. che se me lo potessi permettere i capelli me li farei sempre dal parrucchiere, ma questo già lo sapevo, quindi forse oggi ho imparato che devo rimettermi all’opera con le mie manine sante e smettere di andare in giro come Maga Magò che, per quanto simpaticissima, resta pur sempre un filo troppo spettinata!

    Perché reggono l’intero peso.
    Perché sanno tenersi su appoggi e appigli minimi.
    Perché sanno correre sugli scogli e neanche i cavalli lo sanno fare.
    Perché portano via.
    Perché sono la parte più prigioniera di un corpo incarcerato. E chi esce dopo molti anni deve imparare di nuovo a camminare in linea retta.
    Perché sanno saltare, e non è colpa loro se più in alto nello scheletro non ci sono ali.
    Perché sanno piantarsi nel mezzo delle strade come muli e fare una siepe davanti al cancello di una fabbrica.
    Perché sanno giocare con la palla e sanno nuotare.
    Perché per qualche popolo pratico erano unità di misura.
    Perché quelli di donna facevano friggere i versi di Pushkin.
    Perché gli antichi li amavano e per prima cura di ospitalità li lavavano al viandante.
    Perché sanno pregare dondolandosi davanti a un muro o ripiegati indietro da un inginocchiatoio.
    Perché mai capirò come fanno a correre contando su un appoggio solo.
    Perché sono allegri e sanno ballare il meraviglioso tango, il croccante tip-tap, la ruffiana tarantella.
    Perché non sanno accusare e non impugnano armi.
    Perché sono stati crocefissi.
    Perché anche quando si vorrebbe assestarli nel sedere di qualcuno, viene scrupolo che il bersaglio non meriti l’appoggio.
    Perché, come le capre, amano il sale.
    Perché non hanno fretta di nascere, però poi quando arriva il punto di morire scalciano in nome del corpo contro la morte.

    Erri De Luca, Elogio dei Piedi