#day341 – L’effetto Diderot

    Dopo 15 giorni di reclusione forzata (facendo eccezione per i due giorni in cui ho tentato di tornare a lavoro) stamani sono capitolata…ho fatto shopping online! La cosa grave è che, non solo sono caduta in tentazione il giorno in cui ho ricevuto lo stipendio, ma considerando la vicinanza del Natale avrei dovuto fare acquisti per gli altri e non per me stessa.

    Purtroppo non ho resistito.

    Ho comprato una pettorina ed un guinzaglio per TM che desideravo da circa 4 anni, ma che mi sembrava sempre una spesa extra che avrei potuto fare in un secondo momento. Ora, siccome questo secondo momento non arrivava mai ed io desideravo veramente questi due oggetti (per tutta una serie di caratteristiche tecniche che vi risparmio volentieri) ho pensato di regalarmeli per Natale.

    Eh sì, li regalo a me stessa perchè, in tutta onestà, TaraMaria farebbe volentieri a meno di tutti questi orpelli.

    Ed è proprio pensando agli orpelli che mi è venuto in mente un articolo interessante che avevo letto sul blog di James Clear a proposito dell’effetto Diderot. Ne avete mai sentito parlare? In pratica pare che il signor Diderot, noto a tutti per il suo contributo alla compilazione dell’Enciclopedia, vivesse nella miseria più nera finchè un giorno l’Imperatrice russa Caterina decise di comprare l’intera opera pagando una somma di denaro piuttosto interessante.

    E cosa ci fece Diderot con tutti questi soldi?

    Beh, tanto per cominciare si comprò un bel mantello color porpora e, una volta tornato a casa, si rese conto che tutto ciò che lui possedeva era totalmente dissonante rispetto al suo nuovo acquisto. Per questo iniziò a fare acquisti che potessero eguagliare la bellezza del suo mantello porpora, entrando così nella spirale del consumismo di cui io, in primis, sono spesso vittima.

    Vi capita mai di iscrivervi in palestra e, prima ancora di iniziare ad allenarvi, siete già in negozio a comprare un completino nuovo?

    Questo è uno degli esempi riportati appunto da James Clear nel suo articolo, ma sul quale vorrei leggermente dissentire. Sono d’accordo che non sia giusto entrare nella spirale degli acquisti, ma penso anche che un acquisto oculato (magari da Decathlon anzichè all’Adidas) possa essere utile per partire con il piede giusto. Supponiamo che io mi sia iscritta in palestra qualche anno fa, ma che le cose non siano andate come previsto, magari quest’anno, quando mi iscrivo nuovamente, voglio iniziare con il piede giusto e mi vado a comprare un completino nuovo…come se fosse il costume di un supereroe.

    Una visione troppo estrema?

    Beh, probabile. Per questo determinato aspetto la penso così, mentre per altri sono assolutamente d’accordo che sia importante auto-regolarsi e, prima di aprire il portafoglio, capire se abbiamo veramente bisogno di comprare una determinata cosa.

    Così, dopo avervi parlato dell’effetto Diderot, mi concedo una piccola pacca sulla spalla per aver acquistato una cosa che desideravo da molto tempo e per essere riuscita a fermarmi lì nonostante abbia trascorso almeno 3 ore online a consultare siti per vendita di prodotti da cani e dintorni. Direi che sono stata piuttosto brava, almeno per oggi.