#day245 – Progettare

    Oggi, nonostante il mio corpo continui a mandarmi segnali allarmanti, é stata una giornata ricca di idee. “E che c’è di nuovo Sara? Hai sempre millemila idee al secondo!” Sì, in effetti avete ragione, ma oggi le idee le ho messe su carta e, udite udite, ho preparato tutti gli action step (azioni) da intraprendere al fine di trasformare i miei sogni in realtà.

    Ciò che mi sorprende di più è che alcuni di questi progetti sono a lungo termine ed altri sono una versione leggermente più contenuta ed abbordabile di alcune idee megalomani che avevo avuto in passato. Il ridimensionamento mi rende particolarmente orgogliosa perché, per una perfezionista come me, ridimensionare significa, molto spesso, realizzare.

    Ebbene sì, ecco l'epiphany del giorno.

    Io che mi sono sempre considerata una sacerdotessa del ‘dream big’, non sarà mica, invece, che questa era la scusa perfetta per non portare nulla a termine? Eh sì, perché io sono (anzi, magari ERO) anche quella del o-per-bene-o-per-niente e quindi, alla fine, sono state più le situazioni in cui ho rinunciato rispetto a quelle in cui, invece, mi sono buttata.

    Sognare in grande è senza dubbio importante, ma credo che non si debba perdere di vista il realismo.

    In effetti non è facile trovare il giusto equilibrio perché a volte il realismo si trasforma in cinismo e può essere castrante, ma carta e penna trovo possano essere d’aiuto. In Inghilterra mi sentivo spesso ripetere “Hai un’idea? Bene, realizzala”. In effetti il ragionamento non fa una piega, ma mi permetto di cambiare il ‘realizzala’ con un ‘pianificala’ o ‘mettila nero su bianco’, se preferite. Titolo, tempi e costi previsti, ricavi (se preventivati), azioni necessarie alla realizzazione e così via.

    Io ho grandi difficoltà a prendere decisioni quindi cosa c’è di meglio di una bella lista? Oggi l’ho fatto, easy peasy lemon squeezy (frase idiomatica che significa facilissimo). Ho pensato al materiale ed ai costi, poi a come valorizzare l’idea; ho immaginato i tempi ed i luoghi ed anche i media. Ho fatto un po’ di ricerche ed  ho optato per la soluzione che mi è sembrata più facilmente realizzabile.

    Quello a breve termine sarà un progetto piccolissimo con un budget molto limitato, ma con un forte valore simbolico che spero verrà percepito come tale anche da chi sarà semplice ‘spettatore’. Curiosi? Dai, ditemi di sì!

    Ah, in tutto questo vorrei ricordarvi che è Settembre, basta rimandare!

    Cosa ho imparato da questa giornata?

    1. l’inestimabile valore della semplicità
    2. stare sdraiati al sole in un prato è ancora più speciale se lo fai con la giusta compagnia
    3. pregettare senza stress si può