#day238 – Fare spazio prima di riordinare

    Il giorno 146 ho scritto un post in cui gioivo per aver terminato ben due dei prodotti acquistati. Bene, questa foto è la prova tangibile che la mia gioia fosse giustificata in quanto tutti i prodotti sopra rappresentati sono stati appena gettati nel cestino dalla sottoscritta; il più “nuovo” era scaduto nel 2013.

    Ora, sono o non sono vergognosa?!?

    Nel leggere Marie Kondo mi sono resa conto di una grande verità, forse scontata per chi di voi è ordinato, ma di certo non per me: prima di rimettere in ordine occorre liberarsi delle cose di troppo. Ora, magari non tutti possono essere d’accordo con il metodo proposto dall’autrice giapponese, ma il concetto di base è inattaccabile.

    Mi ero riproposta di tornare dalle ferie qualche giorno prima per prepararmi al meglio alla ‘ripartenza’ di Settembre e, con enorme fatica, è quello che ho cercato di fare oggi. Certo, i prodotti che ho gettato sono solo una minima parte delle cose inutili di cui dovrò liberarmi, ma da qualche parte si deve pur iniziare, no? E così ho fatto, ho iniziato dalla scelta che mi costava di meno, da quella più semplice perché c’era la data di scadenza a stabilire cosa restava e cosa se ne andava dentro la spazzatura. Ciononostante devo ammettere che sono rimasta aggrappata ad un ombretto, sicuramente scaduto, ma così costoso che non sono proprio riuscita a buttarlo.

    Certo, se magari lo avessi utilizzato di più, anziché tenerlo-di-conto, forse adesso non avrei la sensazione di aver buttato via i soldi, ma questa è sempre la solita vecchia storia con la quale, ogni tanto, mi trovo per forza a dover fare i conti.

    Dopo i prodotti cosmetici e gli integratori alimentari sarebbe la volta dei vestiti, ma oggi non me la sono sentita, così mi sono limitata a disfare la valigia, altre impresa titanica se si considera che, di solito, tolgo le cose dalla valigia solo quando mi servono…e poi non mi dite che esagero quando affermo di essere un caso disperato, eh!

    Ho fatto tutto con estrema fatica, fra un caffè ed un ‘rotolino’ sul divano, proprio come quando da piccola, per rifuggire situazioni scomode, mi rannicchiavo sul divano fingendo di non esistere. Lo faccio ancora, con l’unica differenza che adesso ho la consapevolezza che dalla ‘realtà’ non si può fuggire quindi tanto vale affrontare i ‘mostri’, grandi o piccoli che siano. Nelle fiabe i cavalieri lottano contro i draghi, io, oggi, ho lottato contro le valigie.

    Cosa ho imparato da questa giornata?

    1. ogni tanto mi sveglio ‘uggiosa’ e prima lo accetto meglio è
    2. ci vuole calma e sangue freddo
    3. raggiungere un traguardo, grande o piccolo che sia è sempre una grossa soddisfazione