Avevo proposto Islanda o, in alternativa, una crociera nei fiordi norvegesi; alla fine abbiamo optato per la Sardegna, San Teodoro per l’esattezza.
Vabbè, come mi ha detto saggiamente Claudia, almeno è un'isola.
La questione ferie è sempre motivo di nervosismi fra me e Biagio, per innumerevoli motivi. In primis perché, prima di prendere i cani, io ero perennemente in giro e questo significa che in molti casi, forse troppi, la mia risposta alle proposte è un monotono ‘ci sono già stata!’. Ovviamente questo non significa che io abbia visitato tutto il mondo, ben lontana da cotanto traguardo, ma capisco la frustrazione di Biagio il quale, da parte sua, ritiene che le mie proposte siano piuttosto strampalate.
In effetti non ha tutti i torti.
Io adoro viaggiare, non tanto per spuntare una lista di destinazioni, quanto per l’esperienza che è il viaggio stesso. Per questo preferiso curare il concetto di viaggio anziché la destinazione. Nel 2008 ho avuto la fortuna di trascorrere alcuni mesi in Cina e, una volta rientrata a casa, ho rimpianto la mia scelta di prendere l’aereo anziché fare la Transiberiana. Nessuno me lo impediva, i miei genitori in primis avrebbero appoggiato, anche economicamente, questa mia ennesima follia, ma io non pensavo che il passaggio da Oriente ad Occidente sarebbe stato così traumatico.
Quel viaggio lì non potrò più farlo.
Certo, la Transiberiana posso farla in qualsiasi momento, ma non sarà mai il viaggio in treno di ritorno dalla Cina. Non sto dicendo che sarà migliore o peggiore, ma semplicemente diverso.
Perché tutto questo pippone sui viaggi?
Beh, i motivi sono molteplici. Tanto per cominciare perché, ovviamente, in Sardegna ci sono già stata altre 4 volte, ma, altrettanto ovviamente, questa volta sarà diversa da tutte le altre. In secondo luogo perché, come vi dicevo, viaggiare ha sempre fatto parte della mia vita, almeno finché non mi sono abbrutita.
A volte penso che questa fase di abbrutimento sia stata solo la manifestazione esteriore di un fisiologico cambiamento che non riusciva a trovare la sua forma.
Sento che piano piano le cose stanno cambiando; l’articolo che scrivo ogni sera mi aiuta a guardarmi dentro ed a fare chiarezza. Ultimamente ho molta meno voglia di viaggiare, ma forse si tratta solo di trovare, o ritrovare, la giusta formula. Certo, ad essere totalmente sincera, il fatto che io abbia dei problemi a lasciare i cani a casa gioca un ruolo molto importante, ma è un problema mio. Utilizzo la parola ‘problema’ perché, in effetti, anche quando esco per fare la spesa o, semplicemente, per andare a lavoro penso a Sax e Tara, soli a casa. Lo so, è normale e loro dormono quando io non ci sono, ma resta il fatto che sia un mio dovere assicurarmi che loro possano avere la vita migliore che si possa immaginare.
Chiedo scusa per la digressione finale, ma dato che l’argomento del giorno sono i viaggi, mi sembrava importante mettervi al corrente di ogni aspetto. Adesso non vedo l’ora di ricominciare a scrivere i miei appunti di viaggio; prima lo facevo sulla Moleskine, da adesso posso usare il blog.
Ah, ieri avevo promesso che vi avrei raccontato di DJ Ralf, ma i miei sentimenti al riguardo non sono ancora ben chiari quindi per il momento preferisco tacere. Per non lasciarvi proprio a secco sul versante musica ecco a voi un’altra delle perle dei summer camps della scorsa settimana. Per questo pezzo, che a me piace un sacco, devo ringraziare i ragazzi di Fundanza…street culture rocks!
Cosa ho imparato da questa giornata?
- quando vado dal veterinario con TM devo portarmi cibo gustoso
- quando lavoro il pomeriggio devo fare un pranzo leggero
- i summer camps mi mancano già, terribilmente