#day153 – Aprire le porte all’estate

    Quest'ondata di caldo ha reso necessaria quell'infausta operazione chiamata cambio dell'armadio.

    Per evitare crisi isteriche, ho pensato di affrontare la cose per tappe, partendo dalla più urgente: le scarpe. Sono notoriamente freddolosa e dormo con la coperta anche il 15 d’Agosto, ma i piedi sono un discorso a parte, quelli mi piace liberarli dalle costrizioni di calzini e scarpe il prima possibile.

    Oggi è stata una giornata NON buona, e come si affrontano le giornate non buone? Semplice, con gli occhiali da sole, quella meravigliosa invenzione che, oltre a proteggere gli occhi dai raggi solari, all’occorrenza, li ripara anche da sguardi indiscreti.

    Mi ero immaginata di scrivere un post sulla libertà, quella sensazione che provo ogni volta che posso camminare a piedi nudi, magari sulla sabbia, in riva al mare. Purtroppo non sempre le cose vanno come me le sono immaginate e quindi per stasera mi fermo qui, con un breve accenno alla libertà, quel ‘concetto’ per cui alcune persone lottano fino alla morte, mentre altre rifuggono come la peste, perché la libertà è molto più spaventosa delle abitudini, della routine, di quello che è socialmente e culturalmente accettato.

    Ho finito di leggere L’amore molesto, ma gli appunti di lettura li rimando a domani, nella speranza che il sonno cancelli l’emicrania.

    Cosa ho imparato da questa giornata?

    1. si rende necessario che io diventi molto più forte
    2. mi aspetta un periodo di rinunce
    3. è arrivato il momento di iniziare a prendere decisioni