#day127 – Fioretto

    Quando avevo 20 anni circa fare fioretti era la norma, da allora sono passati più di 10 anni e le cose sono cambiate.

    Sono cambiate perché ho smesso di affidare i miei desideri a chissà quali forze oscure e, forse, perché un po’ ho smesso di sognare. Il fioretto che faccio oggi è più che altro un esperimento, provo a rinunciare a qualcosa di potenzialmente nocivo per la salute per vedere come va. Come ho detto più volte non amo le esagerazioni quindi, anche in campo alimentare, penso che uno sgarro ogni tanto sia fondamentale, una gratificazione più che meritata.

    Ma a cosa rinuncerò per 30 giorni? Nutella e bevande zuccherate.

    In foto ho messo la Coca-Cola perché è l’unica bevanda zuccherata che consumo, oltre all’Estathé, ma per quello è ancora troppo freddo! Il caffè lo prendo sempre senza zucchero e lo stesso vale per le tisane, ma alla Coca difficilmente dico di no. E lo stesso vale per la Nutella.

    Dieci anni fa ero particolarmente brava a mantenere i fioretti, vediamo cosa succede adesso, sono piuttosto curiosa di mettermi alla prova. So che non sgarrerò, o almeno non volontariamente, ma mi capita spessissimo di essere distratta e questo potrebbe essere un problema. Vi terrò aggiornati su questo mio primo tentativo di disintossicazione dagli zuccheri.

    La strada è ancora molto molto lunga, lo so.

    Tutte queste informazioni che sto raccogliendo sull’alimentazione, ovviamente, mi stanno suscitando i miei soliti dubbi amletici…mangiare o non mangiare, questo è il dilemma? Perdonatemi per la citazione e perdonatemi per aver scomodato Shakespeare, ma la questione è veramente complessa, degna di Amleto e della follia.

    Il primo problema che mi si pone nell’immediato è imparare a leggere l’etichetta di ciò che compro. La complessità che si cela dietro a questa azione apparentemente semplice mi porta spesso a pensare che, forse, l’unica soluzione è comprare le materie prime e partire da quelle. La cosa mi spaventa un po’, soprattutto perché anche la scelta delle materie prime non è proprio semplicissima.

    Vorrei scegliere il male minore, ma qual è il male minore?

    Mio nonno e mio suocero hanno l’orto; so per certo che loro non utilizzano veleni, ma quando piove? Cosa piove sulla frutta e verdura? Onestamente non ho le conoscenze per capire quale sia il male minore, ma mi sembra piuttosto chiaro che non ci sia modo di ‘salvarsi’ e che si possa solo cercare di fare del nostro meglio.

    A questo punto, a livello teorico ho ben chiaro quali siano gli alimenti che dovrei consumare in grandi quantità; il problema più grosso è che la maggior parte di essi non rientrano nelle mie preferenze in fatto di gusto. Oggi ho provato a mangiare degli spinaci e mi sono dovuta fermare perché avevo la sensazione che mi stessero consumando i denti, questo giusto per farvi capire la gravità della mia situazione.

    Io mi sto impegnando, ma c'è dell'ostruzionismo da parte delle mie papille gustative!

    Grazie al cielo esiste internet, cioè quel luogo ameno in cui posso trovare tante gustose ricette da sperimentare. Sarà dura, ma so che ce la farò, uscirò da questo 2017 più sana, con dei gusti migliori, con delle inaspettate doti culinarie e con un’organizzazione alimentare pressoché perfetta.

    Cosa ho imparato da questa giornata?

    1. devo avere maggior cura e maggior rispetto dei miei occhi
    2. TM e Sax che corrono all’impazzata giocando a nascondino sotto gli alberi sono veramente divertenti da guardare
    3. i piedi freddi sono devastanti, anche per l’umore