#week20 – Primo progetto DIY

    Come promesso, una volta archiviata la questione tesi, eccomi qui a riprendere in mano il mio lato "artistico", dimenticato, ma non abbandonato.

    Teoricamente avrei voluto/dovuto fare una pianificazione accurata del tipo ‘settimana-uno-faccio-questo, settimana-due-faccio-questo’ e così via, ma ormai il blog sta diventando la prova vivente del fatto che molto spesso fra la mia teoria e la mia pratica intercorrono veri e propri oceani, o deserti se preferite.

    Per fortuna la vita, o forse il miliardo di cose che mi ostino a fare, mi è venuta incontro offrendomi l’opportunità perfetta: nei mesi a venire avrò il mio buon da fare con i bambini e quindi, quale occasione migliore per rispolverare forbici, colla e pennelli?

    Quello che vedete in foto è infatti il primo progetto di quelle che sarebbero dovute essere 18 settimane di 'arte'.

    Il condizionale è d’obbligo perché purtroppo ho terminato la mia tesi con 2 settimane di ritardo, rubando così 2 settimane al secondo obiettivo dell’anno (per chi fosse nuovo del blog, vi rimando al primo articolo di questo 2018 dove troverete tutte le spiegazioni necessarie), ma va bene lo stesso.

    Calcoli ed obiettivi a parte, veniamo al progetto. Si tratta di un libricino con alcune informazioni sui border collie e, più nello specifico sul border del mio cuor, il mio Saxon.

    Ho pensato molto alle informazioni da includere ed alla fine ho applicato la filosofia britannica del ‘less is more’. Ho dato alcune indicazioni geografiche, etimologiche ed etologiche e, incredibile ma vero, i bambini che hanno ricevuto questo libretto lo hanno letto dall’inizio alla fine. Mentre li vedevo lì tutti intenti a sfogliare le pagine mi è tornato in mente un pomeriggio trascorso con altri bimbi a guardare ‘One Man and His Dog’, famosissima trasmissione in cui viene trasmessa la più prestigiosa gara di sheepdog. Chi l’avrebbe mai detto che un gruppo di bimbi si sarebbe appassionato allo sheepdog?

    Questa è la magia dei bambini, la loro capacità di interessarsi ed appassionarsi, di ridere per qualcosa che un adulto percepisce come vergognoso.

    A 20 anni lavoravo per una cooperativa che offriva servizi per l’infanzia, adoravo quello che facevo, ma il mio bisogno di silenzio mi ha portato ad allontanarmi. Oddio, ad essere sincera vi confesso che starmene in silenzio in un bosco con i miei cani rimane senza dubbio la mia attività preferita, ma forse anche la confusione, l’anarchia e le risate di cui solo i bambini sono capaci fanno parte di me, nonostante io mi ostini ad isolarmi.

    E allora, benvenuta all'ennesima contraddizione!

    Prima di chiudere, come promesso, ecco l’altra foto in cui si vedono alcune delle pagine interne del ‘libretto di Sax’. Nelle prossime settimane vi terrò aggiornati con gli altri esperimenti artistico-educativi…non vedo l’ora!