Protocollo MBSR – Mindfulness Based Stress Reduction

    Quale modo migliore di inaugurare questo lockdown se non con un bel corso di Mindfulness? In realtà era circa un anno che tenevo d’occhio i percorsi MBSR, ma non riuscivo mai ad incastrarli all’interno della mia agenda. Adesso che siamo tutti piuttosto chiusi in casa, mi sembra il momento migliore per partire all’attacco!

    Che cos’è l’MBSR?

    La sigla è un acronimo che sta per Mindfulness Based Stress Reduction e si tratta di un vero e proprio protocollo di riduzione dello stress attraverso la mindfulness messo a punto negli Stati Uniti da Jon Kabat-Zinn.

    Come funziona?

    La durata del protocollo è di 8 settimane e, dopo un primo incontro introduttivo, i vostri facilitatori (o istruttori o come preferite chiamarli) vi accompagneranno nelle meditazioni guidate assegnando ogni settimana compiti diversi.

    In cosa consiste?

    L’idea di base è che queste 8 settimane ci diano gli strumenti essenziali per sviluppare un nuovo modo di approcciarci alla quotidianità senza venirne risucchiati. Decisamente più facile a dirsi che a farsi, ma la forza di questo protocollo sta proprio nel lavoro di rielaborazione guidata che si fa alla fine di ogni incontro di gruppo. Una cosa è meditare da soli con la voce guida, una cosa è ragionare su ciò che si è appena fatto traendone importanti insegnamenti riguardo il nostro funzionamento come esseri umani.

    Expectations VS reality

    Se guardate a questo percorso come una roba New Age che vi renderà dei veri bonzi e vi rimetterà in pace con il mondo, vi consiglio di cambiare strada perché quello che vi aspetta sono otto settimane di intenso lavoro, con più difficoltà che soddisfazioni. Non fraintendete le mie parole, io questo corso lo rifarei altre mille volte e lo consiglio a tutti, dico solo che, almeno per me, è stato molto più complesso di quello che mi aspettassi.

    Cosa ho imparato da questo corso?

    Ecco, mi sono appena posta una domanda difficilissima alla quale però voglio provare a rispondere, non solo per il beneficio di chi legge, ma anche per il mio proprio tornaconto.
    Sicuramente ho tratto una grandissima soddisfazione nell’aver portato a termine un percorso così impegnativo e totalmente nuovo per me. Una volta superate alcune difficoltà fisiche, ho imparato ad essere gentile con i miei pensieri ed ho imparato anche a “catalogare” meglio i messaggi che arrivano dal mio corpo.

    Sintetizzare in poche parole il percorso che ho appena concluso è impossibile e sono certa che i benefici che ne trarrò si vedranno nel tempo, anche grazie ad una pratica costante.

    Se siete curiosi di saperne di più vi consiglio di curiosare online:
    sito ufficiale di Jon Kabat-Zinn
    associazione italiana Mindfulness
    Istituto Beck

    Per una bibliografia di base invece mi sento di consigliarvi almeno due indispensabili:
    • Jon Kabat-Zinn, Dovunque tu vada ci sei già
    • Thich Nhat Hanh, Toccare la pace