#day95 – Relax

    Stasera, grazie a mio padre, mi sono ritagliata un po' di tempo per una passeggiata in campagna.

    L’intento era quello di rilassarmi, poi diciamo che i cani ci hanno messo del loro, ma va bene lo stesso. Mio papà ha fatto i recinti nuovi e mi ha gentilmente invitato a fare una passeggiata da lui in modo da poter liberare i cani e godermi la visuale. Tutto bene finché TaraMaria non si è resa conto che al di là della collina c’erano le pecore che, poverine, stavano pascolando liberamente.

    Lesa maestà!

    Voi non lo sapete, ma TaraMaria è la regina dell’ordine. Nella sua testa è inconcepibile che le pecore possano pascolare liberamente quindi si è affrettata a rimetterle all’interno dell’ovile. Io e mio papà, miseri illusi, abbiamo chiuso l’ovile senza considerare che TaraMaria è sì la regina dell’ordine, ma è anche la regina del controllo e non sia mai che non possa sorvegliare direttamente il suo gregge. Quindi, cosa fare se non entrare di prepotenza nell’ovile attraverso una fessura?!?

    Sì esatto, l'ha fatto!

    Per un attimo ho temuto il peggio sia per lei che per le pecore, ma quando ho aperto la porta dell’ovile c’era lei faccia a faccia con una pecora gigantesca (o almeno così mi è sembrata in confronto a quella secca della TM). Io sono rimasta immobile per paura che qualsiasi mio movimento potesse innescare reazioni inconsulte; ho preferito che fosse mio padre ad entrare nell’ovile in quanto le pecore mi sembravano fin troppo stressate dagli eventi.

    Abbiamo recuperato TaraMaria, ma ovviamente Saxon si è messo a correre allegramente dentro le pozzanghere.

    Mio padre era mortificato per la quantità di sudicio che i miei cani si erano tirati addosso in pochi lunghissimi minuti. Io, invece, ero divertita. Il bruciore di stomaco era scomparso e mi sentivo piena di energie. Mentre sciacquavo Sax,ho guardato mio papà ed ho notato che aveva schizzi di fango persino sopra le palpebre, segno evidente del nostro (mio e dei borders) passaggio.

    Riguardando la foto dell’articolo, che ho scattato in fretta e furia mentre venivo via puzzolente come non mai, ho pensato a Leonardo da Vinci. Lui sosteneva che l’orario migliore per dipingere fosse il crepuscolo, meglio se in una giornata in cui il tempo non era stato dei migliori:

    “Poni mente per le strade sul fare della sera i volti d’omini e donne, quando è cattivo tempo, quanta grazie e dolcezza si vede in loro.”

    So che nella mia foto non ci sono volti, ma se non ricordo male, Leonardo applicava lo stesso ragionamento anche per i paesaggi che, al crepuscolo, presentavano forme più definite dalle ombre. Purtroppo non riesco a trovare anche questa citazione, quindi dovrete fidarvi delle mie reminiscenze scolastiche.

    Lo spettacolo della natura è una delle più grandi gioie della vita ed è ciò a cui vorrei tornare ogni giorno, soprattutto in una giornata come oggi in cui non si sa neanche se le notizie che circolano sui giornali siano vere o false. La natura ha il suo ritmo, i suoi tempi, i suoi frutti e non ha certo bisogno di bombardamenti chimici. In una giornata in cui ho sentito inneggiare all’umanità non trovo altre risposte se non la perfezione della natura a cui, a mio avviso, dovremmo tutti ispirarci per essere persone migliori.

    Vedere TaraMaria fissare la pecora negli occhi mi ha ricordato quanto sia potente essere nel proprio elemento. Mi dispiace infinitamente per le pecore che, di sicuro, in quel momento non erano assolutamente a loro agio, ma quell’immagine resterà a lungo impressa nella mia mente.

    Cosa ho imparato da questa giornata?

    1. la vita di campagna fa proprio al mio caso
    2. io e mio papà in campagna siamo un duo comico
    3. fare cena ad un orario decente è una grossissima soddisfazione