#day87 – Martedì in ripresa

    Ore 21:00, questo lo stato della mia cucina.

    Sulla sinistra salmone con latte di cocco, curry, zenzero ed aglio; poi verdure saltate in padella e riso basmati bollito. Siccome non mi sembrava di aver ‘scucinato’ abbastanza, ho preparato il porridge ‘a freddo’ per domani mattina e, per non buttare lo zenzero che mi era avanzato, ho messo a preparare anche il decotto limone e zenzero da portare domani a lavoro.

    Sono stata praticamente perfetta, come Mary Poppins!

    Ci tengo a sottolineare il ‘praticamente’ perché, in effetti, mangiare dopo le 21 è una pessima abitudine, ma i ritmi lavorativi (stasera non i miei!) impongono orari un po’ bestiali.

    Oggi ho lavorato di mattina quindi quando la lancetta ha toccato le 19:00, ora in cui mi ricordo che è doveroso approvigionarsi la cena, ero già in procinto di entrare al supermercato. Questo mi dà almeno due indicazioni importanti. La prima è che lavorare la mattina si confà maggiormente al mio modo di ‘organizzare’ (è un parolone) la giornata, la seconda è che se connetto il cervello una cena la riesco a mettere insieme.

    Certo ora ho la schiena spezzata (maledette ernie dorsali), ma questo è un altro discorso.

    Oggi non mi sono limitata solo a cucinare; ho cercato di ragionare ulteriormente su come poter migliorare le mie capacità organizzative. Nel post di ieri mi sono riproposta di svegliarmi prima il lunedì ed il mercoledì per portarmi avanti con i corsi on-line…sì, ma quanto prima? Si rendeva necessaria una misurazione, così ho deciso di cronometrarmi mentre svolgevo un’unità del corso ed il responso è: mi dovrò alzare almeno 1 ora prima.

    In 1 ora riesco più o meno a guardare tutto il materiale ed a farmi un’idea generale delle attività, poi, ovviamente, c’è il fisiologico tempo di decantazione, molto normale per i segni d’acqua, soprattutto per gli scorpioni della prima decade (come me) che nell’acqua ci ristagnano fino ad averne la nausea.

    Durante il mio soggiorno in Inghilterra ricordo di essermi scontrata con persone molto schematiche e ricordo altrettanto bene con quanta violenza io abbia condannato quel loro modo di organizzare tutto nei minimi dettagli, persino il tempo libero. Oggi la mia opinione è molto diversa; certo, il tempo libero rimane sacro ed inorganizzabile a mio avviso, ma per tutto il resto qualche lista e qualche schema scomodo scomodo mi sa che non fanno.

    La veemenza con cui talvolta criticavo le scelte altrui è stato un tratto distintivo della mia adolescenza; me ne sono liberata con enorme fatica e da allora vivo meglio. Certo, alcune volte ricado nei vecchi errori, ma per fortuna mi succede molto raramente ed è quasi sempre uno sfogo. Adesso, se mi sorprendo a criticare qualcuno, so che di base sto provando solo tanta rabbia e quindi faccio un passo indietro e cerco di capire quale sia realmente il problema, sospendendo il giudizio sia nei miei confronti, sia nei confronti degli altri.

    Quando ho imparato a sospendere il giudizio ho iniziato ad arricchirmi. Ogni volta in cui sospendo il giudizio imparo qualcosa di nuovo.

    La ‘sospensione del giudizio’ è stato un tema ricorrente durante i miei 3 anni di Master in Counseling e continua ad esserlo ogni qualvolta mi approcci al tema ‘cani’. Non è semplice e qualcuno lo confonde con un finto buonismo, ma vi garantisco che non è così. Per me, altamente giudicante per carattere e per cultura, è stata una vera liberazione.

    Scusate, sono andata un po’ fuori tema, ma per fortuna non c’è nessun professore che deve mettermi il voto alla fine del tema.

    Per farla breve, oggi è andata decisamente meglio di ieri, sono soddisfatta della giornata, ho avuto tempo per me ed ho fatto una cosa che adoro: lavorare con TaraMaria in apprendimento. Lo so, non ha bisogno di imparare a mettere gli oggetti in un cesto, ma entrambe lo troviamo tanto divertente quanto inutile…siamo fatte così!

    In attesa che arrivi Aprile, cerco ispirazione per la prossima lettura.

    Cosa ho imparato dalla giornata di oggi?

    1. in cucina riesco persino a divertirmi
    2. la cattiva predisposizione a fare la spesa potrebbe avere cause genetiche (mio padre e mio nonno detestano andare al supermercato)
    3. TaraMaria e Saxon sono due ‘mondi’, sono molto diversi e non posso fare gli stessi esercizi con entrambi…sono dura!