#day75 – Pranzo salutare

    Oggi sono proprio orgogliosa del mio pranzo!

    Sì, lo so che è l’ennesima foto dell’ennesima zuppa riscaldata, ma se considerate che la mia prima opzione per il pranzo era un panino direi che ho fatto passi da gigante. Avevo appuntamento alle 12 con la veterinaria e alle 14 dovevo uscire di casa per recarmi a lavoro. Minuti contati come al solito, ma stamani al supermercato ho avuto l’illuminazione.

    Sono passata veloce come un razzo accanto al banco frigo e tac...pranzo sistemato!

    Poi, così tanto per esagerare ho mangiato anche una pera. Ora chissà quante me ne diranno le mie amiche che, molto più preparate di me, stanno attente e mangiano solo frutta e verdura di stagione. Io sono proprio una capra ed ogni giorno mi rendo conto di quanto ancora ci sia da imparare sulla salutogenesi; sono felice di essere circondata da persone che ne sanno più di me perché grazie a loro sto iniziando a capire l’importanza di tanti piccoli particolari che fino a poco tempo fa ignoravo.

    L’unico lato negativo del mio pranzetto salutare di cui vado tanto fiera è il buco allo stomaco che mi ha attanagliato intorno alle 18 ed a cui ho tentato di porre rimedio bevendo litri e litri d’acqua pur di non cadere nella tentazione di scofanarmi un’intera confezione di patatine fritte unte e bisunte. No, le patatine fritte non le compro, ma ce n’è un sacchetto intero nella staff room nel posto in cui lavoro e la tentazione è veramente troppo forte!

    Oggi mentre scattavo soddisfatta la foto del mio pranzo ripensavo al detto ‘chi si loda s’imbroda‘. Quante volte ho sentito le maestre pronunciare questa frase e adesso, onestamente, mi sento di muovere una critica all’uso ad ca**um che viene fatto di un proverbio che, come tale, dovrebbe invece essere depositario di conoscenza. Sono la prima a pensare che nella vita si debba essere umili perché comunque c’è sempre qualcosa da imparare ed è pericolosissimo considerarsi ‘arrivati’. Tuttavia credo che sia importante festeggiare i propri successi, piccoli o grandi che siano.

    E per successi intendo quelle vittorie personali, qualcosa per cui ognuno di noi ha lottato e lotta a suo modo.

    Oggi ho letto un articolo molto interessante che mi ha girato mia zia; parlava di Outside Lies Magic, un libro scritto oltre 20 anni fa da un sociologo di Harvard, John Stilgoe. Nel libro si parla, fra le altre cose, anche di quanto sia importante abbandonare gli obiettivi. Lo so, #abbrutitanomore si fonda sugli obiettivi quindi forse vi può sembrare assurdo che io parli di abbandonarli ed infatti non lo farò. Resta il fatto che mi piace mantenere una visione aperta delle cose e credo proprio che questa sarà la mia prossima lettura.

    Cena non troppo dietetica con i suoceri, poi addominali prima di andare a letto…pessima accoppiata, ma questa challenge la voglio portare a termine, se non altro perché sono curiosa di scoprire se i miei addominali saranno scolpiti o meno dopo 30 giorni di torture!

    Cosa ho imparato dalla giornata di oggi?

    1. se a pranzo mangio una zuppa come minimo devo andare a lavoro con una cassetta di frutta da mangiare a merenda!
    2. svegliarsi 1 ora prima del solito potrebbe risolvermi alcuni problemi ‘organizzativi’