#day319 – La danza come meditazione

    Ed ecco che arrivano le prime ‘conseguenze’ di Eat Pray Love: dopo quattro anni di tentativi stasera, finalmente, ho fatto la mia prima lezione di meditazione. Chissà, forse il termine lezione non è neanche corretto, ma al momento temo di non poter fare di meglio.

    Conosco bene il docente e, come vi dicevo, erano almeno quattro anni che volevo provare a meditare, ma ogni mercoledì succedeva qualcosa che me lo impediva e non si trattava certo di un puro caso. Anche oggi, a guardare bene, sono successe un’infinità di cose per cui avrei potuto tranquillamente cancellare questo impegno serale, ma sono stata irremovibile.

    Avevo deciso che sarei andata alla lezione e così ho fatto.

    Certo, se la mia Luna non mi avesse accompagnata chissà se avrei trovato il coraggio, ma io sono fortunata, ho tante amiche piene di entusiasmo e disposte a fare ‘follie’ con me e questo mi fa sentire forte.

    Come sia stata questa mia prima esperienza di meditazione non ve lo so ancora dire. Ogni mercoledì Simone propone una tecnica nuova ed oggi era il turno della danza come meditazione secondo una tecnica proposta da Osho. Durante la breve introduzione ho scoperto che avremmo danzato ad occhi chiusi per 40 minuti, per poi trascorrere i successivi 20 minuti sdraiati a terra ed infine 5 minuti di conclusione in cui, teoricamente, si doveva nuovamente ballare.

    Bene, ma non benissimo.

    All’inizio mi sono passati per la testa una quantità infinita di pensieri, primo fra tutti: “Oddio ma come li reggo questi 40 minuti? Non ce la farò mai, sono troppo stanca, ho un’emicrania lancinante da stamani, aiuto!”. Poi, a seguire, ho pensato che non poteva esserci modo migliore se non la danza per provare un qualcosa che di fondo mi ha sempre spaventato un po’. Non solo, sto pensando ad un obiettivo ‘fitness’ per il 2018 ed in quel caso avrò bisogno di trasformare il mio “non-ce-la-farò-mai” in un bel “ce-la-faccio-sicuramente”, perché non iniziare da stasera?!?

    E infatti è andata proprio così, i 40 minuti sono passati ed ho tenuto botta!

    Non vi so dire se nei 20 minuti distesa a terra io abbia meditato, non credo sia possibile avere una consapevolezza così profonda alle primissime esperienza. Quello che posso dirvi è che sono felice per essere riuscita a godermi l’esperienza, sospendendo il giudizio e riuscendo, ogni tanto, a mettere a tacere la miriade di pensieri che mi ha tenuto sveglia tutta la scorsa notte.