#day144 – Al contadino non far sapere…

    ...quant'è bono il cacio con le pere!

    Stasera ho cenato alle 19:30, non potrei essere più felice di così. A 20 anni, se mi avessero chiesto di sedermi a tavola a quell’ora, avrei sbuffato e mi sarei rifiutata perchè, insomma, mica si può mangiare come le galline eh! E invece adesso, cenare prima delle 20 è una delle mie massime aspirazioni, s’invecchia!

    Oggi, però, ho fatto veramente le cose in grande perché alle 19:00 ero già in pigiama.

    Direi che, se escludiamo l’allergia, oggi potrebbe rientrare nel novero delle mie giornate ideali. Oltre all’allergia devo escludere anche un’altra bruttissima notizia: micio 1 non ce l’ha fatta, ma micio 2 e micio 3 sono tornati sani e salvi dalla mamma.

    Riflettendo sulla giornata ideale, mi rendo conto che è bastata una cena leggera fatta in un orario decente a risollevarmi il morale.

    Dopo cena poi ho seguito ben 2 webinars: uno sul web marketing ed uno sui cani. Sono felice, ma ho la testa un po’ piena, talmente piena che non riesco neppure a riordinare le idee. Oggi, quando sono finalmente tornata a casa, dopo una giornata che sembrava infinita, mi sarei voluta dedicare alla nullafacenza, ma avevo preso degli impegni a cui non ho voluto rinunciare.

    In questo momento sono le 23:27 ed io ho passato ben 3 ore di fronte allo schermo del computer, cioè ho fatto qualcosa di assolutamente deleterio per la salute ed anche per la qualità del sonno. La mia unica salvezza resta Morfeo ed è bene che corra presto fra le sue braccia perché stasera sono un po’ troppo operativa per i miei gusti.

    Cosa ho imparato da questa giornata?

    1. non si può andare contro natura
    2. la cena alle 19:30 è una svolta
    3. se agisco senza preoccuparmi di quanto mi stancherò, riesco a fare un sacco di cose