“Il richiamo del cuculo”, Robert Galbraith

    Avete presente Harry Potter? Avete presente J. K Rowling? Beh, Robert Galbraith e J K Rowling sono la stessa persona!

    Lo so, non vi sto dicendo nulla che non sia già ampiamente sotto la luce del sole, ma trovo assolutamente geniale il fatto che una scrittrice così famosa decida di cimentarsi con un genere totalmente nuovo e che lo faccia, per ovvi motivi, sotto pseudonimo, per giunta maschile.

    E niente, la mia ammirazione per J K Rowling continua a salire.

    Il richiamo del cuculo è il primo di una serie di libri (al momento sono 4, ma spero ce ne saranno altri) che raccontano le avventure di Cormoran Strike, ex militare che, dopo aver perso parte di una gamba in seguito ad un’esplosione, decide di tornare a Londra e diventare un investigatore privato.

    In questo primo ‘episodio’ Cormoran riesce a risolvere il mistero che si cela intorno alla morte di Lula Landry, giovane top model la cui abbagliante bellezza svanisce in una gelida notte di Gennaio in seguito ad un volo dalla finestra.

    Suicidio? Omicidio?

    Sarà Strike a rispondere a questo interrogativo grazie alle sue abilità investigative, alla sua memoria e capacità d’ascolto ed anche grazie a Robin, la sua preziosa assistente.

    Il libro è piuttosto lungo ed alcuni passaggi possono sembrare un po’ lenti, ma assolutamente necessari per aggiungere particolari fondamentali allo sviluppo dell’indagine. Le descrizioni dei personaggi e dei luoghi sono estremamente accurate, in pieno stile Rowling.

    Se avete voglia di cimentarvi un po’ con l’inglese, la BBC ha realizzato anche una mini serie TV (la prima stagione sono solo 3 episodi). Fonti certe mi dicono che sia un po’ noiosa, ma io sono curiosa ed ho già comprato i DVD. Ah, ovviamente sto già leggendo il secondo libro, Il baco da seta, e conto di parlarvene al più presto.