#day297 – A tavola apparecchiata, to be continued

    Continua la fortunata serie arrivare-a-casa-a-tavola-apparecchiata e per questo non posso che ringraziare mia madre.

    Il passaggio dall’estate all’autunno è il più difficile cambio di stagione dell’anno per me. Ad ottobre finisco sempre per ammalarmi ed a Novembre comincio ad intristirmi per via del cambio dell’ora e del conseguente accorciarsi delle giornate.

    Tempo fa mi sono ripromessa di concentrarmi solo sulle cose positive e le promesse si mantengono!

    Quindi eccomi qua, a pensare alle cose positive: domani è il mio compleanno!!! In realtà, se penso agli anni che passano mi sale un po’ di ansia per tutte-le-cose-che-avrei-potuto-fare-ma-non-ho-ancora-fatto, ma di questo ne parleremo domani. Al momento, in maniera piuttosto fanciullesca, sto pensando ai regali che riceverò, ai dolci, ma soprattutto al tempo che passerò con le persone che per me sono importanti.

    Uff, ma che barba, possibile che finisco sempre a parlare del tempo?!? Mamma mia se sono fissata.

    Vediamo se riesco a non nominarlo più almeno fino alla fine dell’articolo. Tornando alla tavola apparecchiata, anche stasera al mio ritorno ho trovato la cena pronta e non ci sono parole per esprimere il mio sollievo: una cosa in meno da fare! Ora che mi sono imposta di non utilizzare più una certa parola mi sembra quasi di non avere più nulla da dire perchè, in effetti, la giornata di oggi è stata una vera e propria corsa contro il XYXXY e non vedevo l’ora di tornare a casa, mettermi il pigiama, bere la camomilla con il miele ed andare a letto.

    Mi aspetta un mese piuttosto intenso e negli ultimi giorni si stanno affollando gli impegni. So che si tratta di un rush finale, ma so anche che da Gennaio ricominceranno altri progetti ed allora mi trovo di fronte a due scelte: preoccuparmi oppure pianificare accuratamente. Penso che opterò per la seconda scelta.

    Continuo ad imbattermi in articoli, libri e video in cui si parla di come la motivazione sia solo un aspetto marginale perchè il nostro cervello, in realtà, è programmato per compiere il minor sforzo possibile. E quindi ecco che la mia preoccupazione paralizzante comincia ad avere un senso ed ecco che diventa ancora più importante agire per contrastarla.

    Cosa ho imparato da questa giornata?

    1. io e Claudia dovremmo scrivere una web series basata sulle nostre conversazioni su Whatsapp
    2. trovare la tavola apparecchiata e la cena pronta è un enorme privilegio
    3. citare la fonte di tutto ciò che si scrive è un procedimento estremamente lungo