#day233 – Godersi il “deserto”

    Ore 9:00, Montalto Beach, stabilimento balneare Stella Polare, mare piatto, vento di terra e silenzio.

    Questo è il mare che piace a me e stamani, complice il vento e la sveglia alle 7, me lo sono potuto godere per almeno 1 ora.

    Negli ultimi giorni mi rendo conto che i post e le foto non rappresentano azioni concrete contro l’abbrutimento e potrei comprendere se qualche lettore si stesse risentendo. Tuttavia ritengo che il senso di gratitudine sia un elemento importante, se non fondamentale, per la mia personale battaglia contro l’abbrutimento.

    Sentirmi il sole addosso, respirare il rumore del mare, andare in bicicletta. Questa, per me, è l'estate, lo è sempre stata e sempre lo sarà.

    Certo, fra un’immagine poetica e l’altra cerco anche di mangiare frutta e verdura e di tenere a bada smalto, sopracciglia ed inguine…ah, com’è dura la vita di noi donne con i costumi da bagno che diventano sempre più risicati!

    Ieri sono partiti Biagio è Saxon, quindi io sono rimasta al mare con TaraMaria ed i miei nonni. Avevo previsto di dedicarmi alla lettura ed in parte ho mantenuto l’impegno, ma con alcune difficoltà legate alla quantità di idee e pensieri che il mio cervello riesce ad elaborare in tempi incredibilmente brevi.

    Fra poco rientro a lavoro, fra una settimana per essere esatti, e so che da quel momento il mio tempo libero subirà una drastica riduzione. Per questo motivo, credo, il mio cervello sta partorendo idee che necessitano ben più di una settimana per essere elaborate e  pianificate. Lo scorso anno ero venuta al mare armata di taccuino, ma quest’anno ho fatto l’errore di non portarlo con me.

    Pensavo che il fatto di avere il blog a cui pensare fosse già abbastanza per tenermi impegnata, povera illusa!

    Domani credo che mi procurerò carta e penna, o forse inizierò ad usare le note vocali. Non lo so, qualcosa però devo inventarmi perché così facendo non solo ci metto il quadruplo del tempo a leggere una paginetta di libro, ma rischio anche di dimenticare le mie idee. E non sia mai, fra di esse potrebbe celarsi quella geniale, quella della svolta.