#day213 – Finalmente “Accabadora”

    Io e questo libro ci eravamo sfiorati più volte, ma non riuscivamo a trovare l’occasione giusta per incontrarci. Questa volta il pretesto è stato duplice: il tema del mese di Agosto per la ‘Sfida a tema’ di Goodreads è “scrittrici che parlano di donne”; inoltre, di ritorno da un’indimenticabile settimana in Sardegna, non potevo far altro che scegliere una scrittrice sarda.

    E così ecco che finalmente inizio a leggere L'accabadora.

    Per il momento ho letto solo i primi 3 capitoli, ma conto di finire a breve, non solo perché mi piace, ma anche perché vorrei rimettermi in gara ed al momento sono indietro di 4 libri. Sento che ce la farò, sempre se non mi faccio distrarre da tutta la saga di A Song of Ice and Fire, ipotesi questa altamente probabile.

    Mentre scrivo questo articolo c’è Miss TaraMaria (uno dei miei cani, per chi ancora non ne fosse al corrente), che ha deciso di annusare ogni singolo tasto del computer e, poiché non riesce a distogliermi, adesso si è messa a fare il rodeo sui divani. Si tratta di un modo come un altro per ringraziarmi della loro cena (merluzzo, semi di finocchio, sedano e pesche del contadino) e per chiedermi gentilmente, ma neanche troppo, di staccarmi da questo macchinario infernale e dedicarmi ad attività che li vedano coinvolti. Sono passata dal singolare al plurale perché TaraMaria parla anche a nome di Saxon, o meglio, quando inizia lei, lui trova il coraggio di esprimere anche il suo personale punto di vista al riguardo, ovvero: “piantala-con-questo-blog-abbiamo-alternative-più-divertenti-ti-prego”.

    In effetti tutti i torti non li hanno, anche se il blog resta una cosa che fa bene a me e, per questo, assolutamente indispensabile.

    Negli ultimi giorni ho ripensato molto all’articolo che ho scritto sulla teoria del fornello a 4 fuochi. Non è facile trovare un equilibrio e non è facile neanche rinunciare ad uno dei quattro fuochi. Quest’anno mi sono posta un obiettivo a medio termine (365 giorni forse rientrano di più nella categoria breve, ma medio suonava meglio) che prevedeva piccole azioni quotidiane. Molte di queste azioni, però, mi condurranno a traguardi ambiziosi, almeno per me, e temo di dover sacrificare qualcosa, seppur per un brevissimo periodo. Questo sarà il mio ‘food for thought’ (cioè quello a cui penserò) per le ferie che inizieranno questo sabato. Già mi vedo, armata di taccuino a fare progetti, scrivere date, scadenze e preparare tabelle. Non vedo l’ora.

    Cosa ho imparato da questa giornata?

    1. non importa quanto è caldo, se sei a fare i Summer Camps la giornata vola via
    2. la qualità di vita non ha prezzo
    3. quando rientro a casa ad un’ora decente mi sento invincibile