Come ci si riprende da una giornata non buona? Semplice, con una bella dormita, una bella doccia ed un giro per Siena.
Abito in una città meravigliosa dal punto di vista storico artistico, ma ovviamente, non me la godo mai. Il centro della città è, fortunatamente, a traffico limitato e questo significa dover parcheggiare la macchina in un parcheggio, molto spesso a pagamento, per poi camminare un bel po’. In tutto questo, a parte la tariffa del parcheggio, non c’è assolutamente nulla di negativo, ma finisco sempre per farmi sopraffare dalla pigrizia.
Insomma, era da più di un anno che non mettevo piede in città.
Come sapete, ci sono i miei parenti americani in visita ed ho colto la palla al balzo; quale migliore occasione per vestire i panni da cicerone?!? Per noi residenti l’ingresso ai vari musei e cattedrali della città è gratuito, mentre per i turisti i prezzi salgono un po’.
Avrei voluto mostrare loro molto di più, ma capisco che 6 biglietti possono arrivare a costare un po' troppo quindi ci siamo 'limitati' al Duomo.
Ogni volta che entro in una chiesa o cammino per le strade di città antiche come Roma e Siena non posso fare a meno di pensare a quanto noi italiani, ed in larga scala potrei dire europei, siamo fortunati. La nostra cultura ha radici così profonde e così profondamente intrecciate che mi sembra rappresentino la nostra più grande ricchezza.
Parlo di Europa perchè a 16 anni sognavo di fare il Grand Tour, proprio come leggevo sui libri di storia dell’arte.
Mentre guardavo i pavimenti del Duomo pensavo al bisogno che l'uomo ha sempre avuto di raccontare e di raccontarSI.
Le generazioni più giovani vengono additate per l’uso smodato dei cellulari e per questa loro mania di farsi i selfie, ma credo che questo sia il loro canale comunicativo. Lo so, non si possono certo paragonare i pavimenti del Duomo alle storie di Instagram o Snapchat, ma l’umanità si è sempre evoluta e non sta a me decidere se si tratta di evoluzione o involuzione.
Certo, io sto con la storia dell'arte, ma perchè sono antica dentro.
Fare la turista per un giorno mi ha ricordato perché ho una collezione di manuali di storia dell’arte, di Art Dossier e di monografie dei principali pittori e scultori. Fare la turista per un giorno mi ha ricordato che la bellezza è del mondo, basta solo volerla vedere.
Ovviamente, passando davanti alla libreria, non potevo certo esimermi dall’acquisto dell’ultimo libro di Pennac perché anche io, come lui, sentivo la mancanza della famiglia Malaussène. Ho comprato anche alcune frivolezze, ma ve le mostrerò nei giorni a venire.
Cosa ho imparato da questa giornata?
- fare la turista mi libera la mente
- ci sono un sacco di ristorantini carini in centro a Siena
- un po’ di frivolezza in più non guasta